Addio rifiuti elettronici: in futuro gli smartphone si autodistruggeranno
Category : Telefonia
Dove finiscono tablet e smartphone alla fine della loro “carriera”?
Quello dei rifiuti elettronici (e-waste) non è un problema da poco. Dei quasi 42 milioni di scarti prodotti nel 2014, soltanto una piccola parte (tra il 10 e il 40%) è stato riciclato e gestito in modo corretto. E neanche le previsioni non sono delle migliori: gli esperti dell’Onu dicono che la montagna di e-waste potrebbe raggiungere le 50 milioni di tonnellate già entro il 2018.
Gli studiosi, guidati dal professore di ingegneria aerospaziale Scott R. White, hanno messo appunto questo innesco radiocomandato in grado di attivare a distanza l’autodistruzione su richiesta.
Oltre ad aver tentato l'”autodistruzione” con induzione a distanza il team di White ha utilizzato anche con semplice calore, luce ultravioletta e sollecitazioni meccaniche, ma soprattutto ha creato un dispositivo che si dissolve in acqua, con possibilità di essere applicato anche nel settore biomedico.